MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

Brevi considerazioni

  • Europee: votare per chi? votare perché?

    Non condividiamo l’astensionismo qualunquista. Per chi votare dunque alle prossime europee? Esiste qualcuno la cui affermazione significherebbe sferrare un vero colpo al regime? C’è una lista la cui affermazione darebbe una spinta alla nascita di una vera opposizione popolare? Non non vediamo niente di simile. Turarsi il naso per votare i meno peggio? A forza di turarsi il naso si rischia di restare asfissiati. Come afferma la Dichiarazione del FRONTE del Dissenso: «Dopo il 9 giugno, verranno il 10, poi l’11, poi mesi e anni. Ci saranno non una ma più sfide e occasioni per dare vita ad un’opposizione sociale e politica per lottare contro il governo Meloni, per la pace, la sovranità e la giustizia sociale, per fermare il blocco USA-NATO-UE evitando una terza guerra mondiale».
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  • Questione di vita o di morte

    Lo avevamo segnalato: se non invertiamo il calo demografico l’Umbria rischia di smarrire la sua stessa anima. Nei prossimi anni spariranno 24 comuni e più di un centinaio di borghi storici, appenninici e non solo. Un caso esemplare: il piccolo splendido comune di Poggiodomo fra pochi anni sarà disabitato. Noi lo abbiamo nel cuore, assieme ai suoi abitanti resistenti, ai suoi anziani pieni di memoria e di ricordi. Lo abbiamo nel cuore assieme alla mistica Valnerina e alle nostre montagne, alla nostra storia. Facciamo di Poggiodomo il simbolo dell’Umbria che resiste e non vuole sparire nel buco nero di questa folle e disumana modernità che produce mostri e terribili megalopoli. Non è deportandoci migranti che salveremo l’anima profonda dell’Umbria, ma con un nuovo e più umano modello di economia e di vita.

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  • Buffonate e cose serie

    Bandecchi fa una pernacchia a chi diceva che non ce l’avrebbe fatta a presentare la sua lista alle europee. Esulta perché il simbolo di di Alternativa (anti)Popolare sarà sulla scheda. Il megalomane dichiarò al Corriere dell’Umbria (edizione del 26 aprile scorso: «ARRIVERÒ AL 40%». Cala Trinchetto! Non arriverai nemmeno al 4%. E per fortuna. Ma come ha fatto Bandecchi e evitare la fatica della raccolta delle firme? Semplice: perché gli è consentito usare il simbolo del Partito Popolare Europeo, proprio quello della euro-tedesca Von Der Layen, la signora più odiata dai popoli europei. Domanda: un sodale di Von Der Layen che rappresenta i poteri forti eurocratici può essere credibile come “alternativa”? Ovviamente No, e per questo merita di sfracellarsi sotto il muro del 4%.

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  • Le supercazzole di Vittoria

    Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Nella foto la Elly Schlein de Noantri, alias Vittoria Ferdinandi, con la sottosegretaria all’economia del governo Draghi, Alessandra Sartore, fiore all’occhiello della sua lista per le comunali di Perugia. Chiunque capisce che si tratta di una sgangherata ammucchiata (con tanto di seguaci di Renzi e Calenda) sostenuta dai poteri forti locali (anche occulti). E’ stupefacente la faccia tosta della Ferdinandi che spaccia questa accozzaglia come “un nuovo modo di fare politica sorta dal basso”. Tante e inverosimili le promesse che la Ferdinandi snocciola turlupinando i cittadini. Una supercazzola in particolare ci ha colpito: ha affermato che se lei diventerà sindaco restituirà «a tutti i cittadini il diritto alla felicità». Com’è possibile che dopo tante fregature ci sia gente che ancora abbocca?
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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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