MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

Brevi considerazioni

  • Perchè non crediamo alla Proietti

    PERCHÉ NON CREDIAMO ALLA PROIETTI
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete». (Mt 7, 15-20)

    Il centro-sinistra è un mostro dalle tante teste… e dalle infinite maschere. La Proietti è l’ultima della serie, quella più inverosimile: la maschera del candore francescano e di una cattolicità integerrima. Come farà a tenere assieme il diavolo con l’acqua santa? La Proietti crede davvero di poter conciliare i valori cristiani della sacralità della vita e della famiglia con quelli che invece considerano sacro il diritto a cambiare a proprio piacimento genere sessuale, o acquisire figli grazie all’utero in affitto? Come fa la Proietti e credere che attuerà la dottrina sociale della Chiesa assieme a neoliberisti inveterati come i piddini, renziani e calendiani? Come fa a credere che difenderà la pace con coloro che stanno dalla parte della NATO e di Israele? Infatti non ci crede, ovvero mente sapendo di mentire. Con questa maschera, sciorinando le solite promesse da marinaio, il centro-sinistra spera di tornare al potere in Umbria. Sarebbe una iattura. Il loro vecchio albero ha già mostrato di dare frutti cattivi, non può dare frutti buoni. Chi è servo del sistema non vuole cambiare il sistema, né gli è consentito riformarlo davvero. Gli umbri che votarono centro-destra cercando un cambiamento, devono farsi un esame di coscienza: tutto è rimasto come prima, anzi tutto è andato peggio. Non basta cambiare i suonatori, occorre cambiare s/partito.

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  • Anziani nelle RSA: una denuncia

    ANZIANI NELLE RSA: UNA DENUNCIA
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Anche nelle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) dell’Umbria molti anziani versano in condizioni drammatiche di privazione. Proprio i nostri anziani, che per diritto acquisito dovrebbero essere trattati con rispetto e benevolenza, vengono invece considerati un fastidioso peso sociale, sono reclusi e ammassati in asettiche e inadeguate strutture sanitarie pubbliche o private, e, come alcuni fatti di cronaca mostrano, subiscono anche maltrattamenti e sevizie.

    Perché Coletto e i funzionari della sanità regionale non si sono mai degnati di visitare le RSA, né di svolgere delle ispezioni per verificare come e se funzionano? Perché le prestazioni dei pazienti nelle RSA non hanno una via preferenziale per poter far si che essi ne usufruiscano per evitare le interminabili liste di attesa? Perché non si inseriscono le PEG (nutrizione artificiale per via gastroscopica) nei Livelli Minimi di Prestazioni? Perché agli operatori non vengono fornite adeguate attrezzature di base come le divise e i DPI (dispositivi di protezione individuale) soprattutto i sollevatori — che spesso sono inutilizzabili? Coletto sa che alcune RSA sono strutturalmente inadeguate: scarsa metratura delle stanze, rampe inadatte al transito delle carrozzine, assenza di aria condizionata?

    La situazione di abbandono nelle RSA è lo specchio del degrado complessivo della sanità umbra. Un degrado strutturale che dipende dai tagli brutali di spesa, dalla fallimentare aziendalizzazione, ma anche dalla negligenza e dall’incuranza dei vertici, dalle condizioni disagevoli in cui debbono lavorare gli Operatori Socio Sanitari (Oss), che sono pochi e mal remunerati.

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  • Election day? Anche no

    NO ELECTION DAY
    La Tesei convochi tutti i candidati

    La Proietti capeggerà dunque il centro-sinistra. Altro che “campo largo”, un’accozzaglia perfetta per vincere ad ogni costo. Parliamo di cose serie: agli umbri non è ancora dato sapere quando saranno chiamati alle urne. La Giunta Tesei tace e non decide. Cittadini trattati come sudditi, disprezzo del galateo istituzionale. Come si spiega una tale negligenza? Il centro-destra, temendo di perdere, spera che Roma giunga in soccorso con il cosiddetto “Election Day”. Ma che c’entra? Si decide un giorno unico per votare solo in caso di accavallamento tra elezioni politiche e amministrative e/o referendum. Non è evidentemente il caso delle elezioni regionali. E’ inammissibile che la data delle elezioni in Umbria venga stabilita a Roma. Richiamiamo la Giunta della Tesei a prendersi le sue responsabilità e ad agire in modo trasparente. Chiediamo che convochi subito un tavolo con tutti i candidati, per stabilire una data condivisa, che non sia vessatoria per i deboli e favorevole solo ai più forti.

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  • Inceneritore? No grazie!

    SE LA PEZZA È PEGGIORE DEL BUCO
    In risposta a Valerio Mancini sul “termovalorizzatore”

    Con un lungo intervento sul Corriere dell’Umbria del 14 agosto, il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini, interviene sulla controversa questione del “termovalorizzatore” (che sarebbe ora di chiamare col suo vero nome: INCENERITORE). Mancini ha ragione ad attaccare il centro-sinistra che oggi, a scopi meramente elettorali, dice no mentre fu proprio la Giunta a guida PD della Lorenzetti, nel 2009, a prevederne ben due. Poi però, nel difendere il Piano Rifiuti della Giunta Tesei (che appunto ricalca quello del centro-sinistra), Mancini, tace sui danni ambientali dell’inceneritore — le cui emissioni contengono infatti polveri fini, ossido di carbonio, acido cloridrico, acido fluoridrico, anidride solforosa, anidride carbonica, metalli pesanti come cadmio, piombo e mercurio, diossine, furani e idrocarburi policiclici. Quindi Mancini mente sostenendo che ciò farebbe parte del “pacchetto europeo sull’economia circolare del 2018”. Mancini dovrebbe sapere (chieda al suo Ministro Fratin!) che dopo quello del 2018 è venuto il Regolamento europeo del 2021 incardinato sul principio DNSH, ovvero di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente. In base al DNSH gli impianti di “termovalorizzazione” sono categoricamente esclusi dalle tipologie di progetti finanziabili, sia perché dannosi per l’ambiente, sia perché in contrasto con l’economia circolare. L’economia circolare è in effetti la soluzione, ciò che implica porre fine all’ossessione capitalistica della crescita infinita, al consumismo dissennato, alla proliferazione di imballaggi e plastiche, all’abitudine dell’usa e getta e del monouso. Un governo serio dovrebbe agire in base ad un progetto ambizioso, non limitarsi a mettere pezze (che in questo caso è peggiore del buco). L’Umbria dovrebbe diventare un esempio di regione virtuosa nel ciclo integrato dei rifiuti. Così i cittadini potranno anche liberarsi dal castigo della TARI, che in Umbria è tra le più alte d’Italia.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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