MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

Brevi considerazioni

  • Centri di Accoglienza Schiavista

    I CENTRI PER MIGRANTI E LA PIAGA DEL CAPORALATO IN UMBRIA
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli
     
    Fece scalpore, nel giugno scorso, l’arresto per “capolarato” di un 24enne pakistano. Reclutava immigrati all’interno del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Fratta Todina, che poi consegnava come semi-schiavi ad un’azienda tessile cinese di Marsciano. In verità era solo la punta di un iceberg. La piaga del caporalato e del lavoro schiavile in Umbria è più grande di quanto si pensa.

    I CAS (in Umbria sono ben 114 e vi alloggiano più di 2500 immigrati), sono finanziati dal governo ma la gestione è affidata a cooperative private, spesso dubbie. Alcuni di questi CAS sono veri e propri centri di reclutamento e smistamento di lavoratori a basso costo. Fate un giro per i campi e vedrete che molte aziende si servono di migranti. Quasi tutti loro vengono retribuiti a 4 euro l’ora (meno della metà della retribuzione legale) e sono reclutati da “migranti-caporali” proprio nei CAS — che andrebbero dunque chiamati Centri di Accoglienza Schiavistica.

    Il tutto avviene sotto gli occhi delle prefetture (che dovrebbero vigilare), degli enti locali, e dei sindacati, e con la complicità di certa sinistra pseudo-umanitaria.

    Infine: cosa fa il governo per porre fine alle politiche di prezzo vessatorie della grande distribuzione? In soli tre anni i prezzi al banco dei prodotti alimentari sono saliti del 50%, ma i contadini sono pagati il 10,4% in meno.

    Il mercato non è né efficiente né razionale.
     
    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • La vera Marcia della Pace

    DICHIARAZIONE DI MORENO PASQUINELLI
    Assisi 29 settembre Marcia per la Pace

    «Anche io parteciperò alla Marcia per la Pace che si svolgerà domenica 29 settembre ad Assisi promossa da liberi cittadini per chiedere che: l’Italia cessi immediatamente l’invio di armi all’Ucraina e ad Israele; che l’Italia condanni il genocidio in atto a Gaza e riconosca lo Stato di Palestina; che l’Italia ristabilisca rapporti di amicizia con la Russia; che l’Ucraina diventi un paese neutrale e democratico condizione per un armistizio immediato tra i belligeranti; che l’Italia esca dalla guerra e dalla NATO, diventando protagonista di una vera politica di pace e di amicizia tra i popoli, per un sistema mondiale multilaterale basato sul rispetto di tutte le nazioni».
    La Marcia partita alle ore 14:00 da Santa Maria degli Angeli, attraverserà Assisi e si concluderà alla Rocca Maggiore.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • No, non siamo “rosso-bruni”

    Ringraziamo il Corriere dell’Umbria che nell’edizione in edicola ha pubblicato la nostra richiesta di rettifica.

    «Gentile Direttore Sergio Casagrande,
    Nell’editoriale pubblicato ieri sul quotidiano che dirige lei s/qualifica il sottoscritto e il Fronte del Dissenso come “rosso-bruni”. Respingiamo con forza questa etichetta. “Rosso-bruno” è infatti un goffo marchio d’infamia usato dalla sinistra di regime per screditare chiunque condanni i suoi tradimenti. Così “rosso-bruno” equivale a dire anti-democratico, fautore della dittatura, fanatico estremista.
    Il Fronte del Dissenso che mi degno di rappresentare è invece un movimento rivoluzionario che si basa sui valori imperituri della giustizia sociale, della libertà, della solidarietà, della democrazia, della pace, della dignità inviolabile della persona. Valori scolpiti nella Costituzione del 1948 e calpestati dal partito unico liberale di centro-destra-sinistra».

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • Ospedale di Perugia: il regno del caos

    OSPEDALE DI PERUGIA: IL REGNO DEL CAOS
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Sebbene la salute sia la condizione prioritaria per ciascun essere vivente, nei gironi danteschi della sanità sarebbe preferibile non entrare se non strettamente necessario. È il caso dell’ospedale di Perugia S. Maria delle Misericordia, una volta fiore all’occhiello della sanità umbra, dove regnano ormai caos e inefficienza. Anzitutto c’è carenza di personale, sia infermieristico che sociosanitario (OSS), per la copertura delle esigenze dei reparti. Le continue assenze dello stesso personale e le carenze quantitative, portano a una turnazione straordinaria massacrante che impatta notevolmente sul corretto funzionamento dei reparti, i cui effetti ricadono sui pazienti. A questo vanno sommate altre disfunzioni come ad esempio la presenza di specializzandi non seguiti a dovere; il demansionamento degli infermieri che svolgono il turno di notte al posto dell’OSS senza però assolverne le funzioni e lasciando nei reparti pazienti non cambiati; un pronto soccorso oberato di lavoro; Personal Computer antiquati con software non aggiornati; pulizie farraginose affidate a terzi e una discreta confusione nata dalla mancanza di dialogo tra i diversi profili professionali. In queste condizioni lo stress e la frustrazione tra i dipendenti, contribuisce a trasformare la degenza per i malati in un vero e proprio calvario. Ci rivolgiamo al Direttore generale Giuseppe De Filippis, al Direttore sanitario Arturo Pasqualucci e al Direttore amministrativo Rosa Magnoni: come intendete correre ai ripari? Chi non risolve i problemi dovrebbe avere l’onestà di farsi da parte.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745






DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

Loading RSS Feed