MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • A.S.T. di Terni: la soluzione c’è

    Da oggi 200 operai dell’AST di Terni sono in cassa integrazione. La proprietà ARVEDI ha fermato un altoforno fino a fine settembre.
    Motivo ufficiale: l’energia elettrica acquistata da ENEL è troppo cara e non si regge la concorrenza, addirittura quella di francesi, spagnoli, finlandesi e pure tedeschi. La ragione è che i governi di questi paesi sussidiano i loro produttori di acciaio, mentre il Governo Meloni non fa niente per obbligare ENEL ad abbassare le tariffe. E i sindacati? Bla, bla, bla…

    SOLUZIONE IN DUE MOSSE

    Primo: produzione e distribuzione di energia dovrebbero tornare proprietà pubblica.
    Secondo: smettiamo di armare e finanziare l’Ucraina, smettiamo di fare guerra e sanzioni alla Russia, che così ci rivenderebbe il gas alla metà del prezzo di quello liquido che l’Italia compra dagli U.S.A.

    NON BASTA CAMBIARE I SUONATORI, BISOGNA CAMBIARE S/PARTITO. Vota il FRONTE del DISSENSO

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  • Elezioni: siamo i primi della classe

    Ce l’abbiamo fatta.

    Ci riempie di soddisfazione di essere la prima forza politica ad aver completato la lista dei candidati al Consiglio Regionale dell’Umbria. Venti cittadini fieri di rappresentare il rifiuto popolare di questo sistema ignobile.

    Ora inizieremo la campagna per raccogliere le firme dei cittadini, condizione affinché la lista del FRONTE del DISSENSO possa concorrere alle elezioni.

    Per presentere i candidati che affiancheranno Moreno Pasquinelli, a sua volta candidato alla Presidenza della Regione, il Programma elettorale ed il simbolo

    CONFERENZA STAMPA

    Giovedì 19 settembre ore 11:30 presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, Piazza Italia (Perugia).

    La Conferenza è aperta ai cittadini che fossero interessati

    L’ALTERNANZA È UNA TRUFFA
    NOI SIAMO L’ALTERNATIVA

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  • Apri gli occhi prima di votare

    Tanti sono gli indicatori della profonda decadenza economica dell’Umbria. L’ultimo in ordine di tempo è quello che registra la scomparsa di mille piccole imprese del settore manifatturiero. Dal 2014 al 2024 sono infatti diminuite da 7.960 a 6.953, con relativo calo degli addetti (scesi da 71.055 a 67.298). La provincia di Terni è la più colpita. In Umbria non ci sono quindi stati né il “rimbalzo economico post covid”, né la strombazzata “crescita del PIL”.
    Dentro questa decadenza economica spicca il dato più allarmante: le aziende manifatturiere giovanili, in dieci anni, sono scese da 518 a 282. Un dimezzamento catastrofico (che spiga l’emigrazione di tanti nostri giovani).
    Se non si cambia radicalmente rotta l’Umbriaè destinata a morire.
    Pensateci quando andrete a votare, quando ascolterete le frottole degli imbroglioni di centro-destra-sinistra, responsabili di questo tramonto.

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  • Dalla padella alla brace?

    Ora che Bandecchi ha gettato la maschera per fare la quinta ruota del carro del centro-destra, una cosa è sicura: aumenteranno quelli che, schifati dalla politica, a votare non ci andranno o annulleranno la scheda.
    Alle ultime regionali del 2019 furono ben 37 su 100 gli umbri che non andarono a votare o annullarono la scheda.
    Quelli che votarono per il centro-destra della Tesei furono meno, solo 36 su cento. Risultato: grazie ad una legge elettorale truffa (voluta dal centro-sinistra) la Giunta Tesei governa col mandato di solo un terzo dei cittadini.
    L’ammucchiata di centro-sinistra vuole vincere cavalcando l’insoddisfazione di tanti cittadini per la Giunta a trazione leghista. Chi pensa che con la Proietti cambierà qualcosa s’illude. Non cambierà nulla, sarebbe anzi come passare dalla padella alla brace.
    NON BASTA CAMBIARE I SUONATORI, BISOGNA CAMBIARE S/PARTITO. Vota il FRONTE del DISSENSO

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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