«Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere… e disse loro: “voi ne fate una spelonca di ladri”».
Il candidato alla presidenza regionale del FRONTE del DISSENSO Moreno Pasquinelli contesta l’ultima mossa annunciata dalla Giunta regionale (con l’appoggio della cosiddetta sinistra).
È inaccettabile, sostiene Pasquinelli, che di soppiatto, a fine legislatura, la casta introduca una norma peggiorativa della già orribile legge elettorale cosiddetta Umbricellum. “Con questa legge non solo venne inserito lo sbarramento elettorale più alto d’Italia per chi non faccia parte del centro-destra-sinistra (praticamente il 7%); e si ridusse anche il numero di consiglieri da 30 a 20. Questa riduzione oltre ad essere una mutilazione del principio della rappresentanza si dimostrò un disastro per il corretto funzionamento istituzionale (impossibilità di comporre adeguatamente le diverse Commissioni)”. Invece di modificare la legge tornando a 30 consiglieri, prosegue il Pasquinelli, “la casta ha escogitato lo stratagemma dei “consiglieri supplenti”. In pratica, se un consigliere diventa assessore, in Consiglio subentra al suo posto il primo dei non eletti della sua stessa coalizione.
Con questa decisione, se tutti e cinque gli assessori venissero scelti tra gli eletti, altri cinque li sostituirebbero entrando nel Consiglio regionale. In pratica 5 poltrone in più. Un aggravio per le casse della Regione che potrebbe arrivare a 750mila euro l’anno. Si tenga infatti conto che un consigliere regionale riscuote 150mila euro l’anno”. Pasquinelli conclude segnalando la proposta del FRONTE del DISSENSO: “Abolizione dell’Umbricellum per una legge elettorale proporzionale senza sbarramento; tornare a 30 consiglieri regionali per garantire una rappresentanza equa; dimezzare gli stipendi sfarzosi dei consiglieri e degli assessori”.
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