MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • Siamo davvero allibiti.

    Domenica scorsa, su iniziativa di “CITTADINI PER LA PACE” si è svolta ad Assisi una bella, combattiva e straordinariamente partecipata Marcia per la Pace. La VERA Marcia per la Pace, di chi dice NO alla guerra contro la Russia, NO al sionismo che stermina i palestinesi, NO alla NATO.

    La Notizia è che nessun organo d’informazione ne ha dato notizia (unica eccezione i coscienziosi giornalisti di UmbriaJournal).

    Le dittature impongono con imperio di fare censura agli organi d’informazione. Il regime “democratico” attuale non ha bisogno di imporre ordini ai direttori o ai giornalisti, sembra essi abbiano incorporato un meccanismo di autocensura: non si deve far sapere quello che al regime non aggrada.

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  • Covid: sesta dose kaput

    Era il 2020, era l’operazione terroristica “Covid-19”. “Tachipirina e vigile attesa”… quindi crepavi nelle terapie intensive.

    I tanti che non vollero farsi avvelenare vi furono obbligati con il nazista “green pass”: Non ti vaccini? Niente lavoro, niente stipendio, niente diritti, niente dignità.

    Chi, come noi, si oppose venne marchiato come untore e “assassino” (Mario Draghi docet). Ma i veri assassini erano loro, i terroristi al governo e al soldo delle multinazionali farmaceutiche: migliaia saranno i morti a causa del vaccino, centinaia di migliaia le vittime di micidiali “effetti collaterali”.

    Anche in Umbria la gente ha capito. La prova? Ai tempi della prima dose del 2020 si vaccinarono 773.672 mila umbri. Quest’anno (2024) sono solo 2.630.

    La verità non la fermi, si fa sempre strada.

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  • Cinque poltrone in più

    «Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere… e disse loro: “voi ne fate una spelonca di ladri”».

    Il candidato alla presidenza regionale del FRONTE del DISSENSO Moreno Pasquinelli contesta l’ultima mossa annunciata dalla Giunta regionale (con l’appoggio della cosiddetta sinistra).

    È inaccettabile, sostiene Pasquinelli, che di soppiatto, a fine legislatura, la casta introduca una norma peggiorativa della già orribile legge elettorale cosiddetta Umbricellum. “Con questa legge non solo venne inserito lo sbarramento elettorale più alto d’Italia per chi non faccia parte del centro-destra-sinistra (praticamente il 7%); e si ridusse anche il numero di consiglieri da 30 a 20. Questa riduzione oltre ad essere una mutilazione del principio della rappresentanza si dimostrò un disastro per il corretto funzionamento istituzionale (impossibilità di comporre adeguatamente le diverse Commissioni)”. Invece di modificare la legge tornando a 30 consiglieri, prosegue il Pasquinelli, “la casta ha escogitato lo stratagemma dei “consiglieri supplenti”. In pratica, se un consigliere diventa assessore, in Consiglio subentra al suo posto il primo dei non eletti della sua stessa coalizione.

    Con questa decisione, se tutti e cinque gli assessori venissero scelti tra gli eletti, altri cinque li sostituirebbero entrando nel Consiglio regionale. In pratica 5 poltrone in più. Un aggravio per le casse della Regione che potrebbe arrivare a 750mila euro l’anno. Si tenga infatti conto che un consigliere regionale riscuote 150mila euro l’anno”. Pasquinelli conclude segnalando la proposta del FRONTE del DISSENSO: “Abolizione dell’Umbricellum per una legge elettorale proporzionale senza sbarramento; tornare a 30 consiglieri regionali per garantire una rappresentanza equa; dimezzare gli stipendi sfarzosi dei consiglieri e degli assessori”.

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  • I diritti dei disabili: presidio

    Denunciano un gruppo di famiglie:

    «In Umbria ci sono 46mila persone con disabilità, tra cui 3mila minori.

    Dal 2020 la regione sulla base del Fondo nazionale per la non autosufficienza deve erogare dei contributi economici persone con grave disabilità per coprire quanto non possono i servizi tradizionali.

    L’assegno al momento viene riconosciuto solo alle disabilità gravissime mentre per i gravi maggiorenni sono previsti pochi e frammentati progetti di vita indipendente.

    I fondi sono stanziati dal 2020 e finalmente dopo anni di confronto con la regione ad aprile é stata preparata una bozza di delibera.

    La delibera é ferma, i fondi ci sono ma nessuno ci garantisce che verrà approvata dalla giunta.
    Noi spendiamo intere fortune per le cure dei nostri cari e possiamo rendicontare tutto.
    L’erogazione dell’ assegno prevede in progetto e relativa rendicontazione».

    Martedì 24 settembre, ore 09:45 PRESIDIO davanti al palazzo della Regione
    Piazza Italia – Perugia

    PARTECIPIAMO!






DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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