MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • C’è poco da ridere

    UNA MINACCIA INCOMBE SULLA NOSTRA REGIONE. La Tesei e il centro-destra esultano, i finti oppositori del PD tacciono: anche l’Umbria diventa una ZLS (Zona Logistica Semplificata). Arrivano i soldi del PNRR, mazzette e pappatoria in vista! Ma che bestia è la ZLS? Una variante della ZES (Zona Economica Speciale). Cos’è una Zona Economica Speciale? Posti nei quali chi abbia capitali da investire, beneficia di sgravi fiscali, agevolazioni e incentivi economici. Per multinazionali, grande distribuzione e speculatori, una manna!
    L’istituzione della ZES va invece respinta.
    L’Umbria non si può permettere altro consumo di suolo!
    Si riadattino e migliorino semmai le orripilanti aree industriali già presenti (il 30% dei capannoni industriali costruiti nei decenni sono infatti sfitti o abbandonati). Basta con un modello di sviluppo scriteriato che penalizza ambiente, paesaggio e agricoltura. Se non fermiamo questi politicanti scellerati (e corrotti) l’Umbria non diventerà più ricca, bensì più povera.


  • E45: Cose da pazzi

    Verso Roma? Scambi di carreggiata da sempre. Verso Nord? cantieri a singhiozzo sulla Perugia-Bettole. E la E45? Un Calvario eterno. In questo disastro l’ANAS che fa? Ti installa lungo il Calvario un costoso sistema di torrette 5G ad alta tecnologia in vista della “SMART ROAD”. La E45 cade a pezzi e lorsignori pensano ai pochi che avranno “auto elettriche a guida automatica”. I problemi di traffico e di inquinamento risolti: i ricchi in carrozza (elettronica), i poveri a piedi — se ne staranno a casa lavorando in “smart working” (sistema già sperimentato col Covid-19). E le evidenze sui danni dell’inquinamento elettromagnetico a 5G? Gli studi ci dicono: “Stress ossidativo, lesioni del sistema neuroendocrino, osseo e senso-motorio, disturbi del sonno, effetti avversi sui processi genetici”. Avanti tutta col radioso futuro tecnologico!😭😭

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  • Perugia allo s/ballottaggio

    ELEZIONI COMUNALI: a causa di una brutale polarizzazione al primo turno, il 23 e 24 giugno, i perugini dovranno scegliere tra Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi. Due facce dello stesso regime. Una polarizzazione favorita da una legge elettorale truffaldina, voluta dai poteri forti, avallata dai media locali. I risultati elettorali impietosi di Monni, Baiocco e Caponi sembrano dirci che non c’è spazio fuori dai due poli, che conviene stare alla larga dalle elezioni. È così? No! Nella maggioranza dei comuni umbri più importanti — Foligno, Orvieto, Gubbio, Marsciano, Castiglione del Lago, Magione, Bastia Umbra, Norcia, Città della Pieve —, ci sono tre poli, se non quattro. Sono stati infatti eletti al primo turno decine di consiglieri indipendenti. Monni, Baiocco e Caponi dovrebbero farsi un’esame di coscienza e chiedersi cosa hanno sbagliato.

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  • Toh chi si rivede? Il proletariato!

    In Umbria lavorano nel settore privato circa 230mila tra operai e impiegati. La maggioranza di questi (il 60%) hanno contratti di lavoro precario e discontinuo. L’aumento del precariato negli ultimi dieci anni è stato enorme. Se guardiamo il salario netto mensile di questo 60% di precari le cose stanno così: 850€ mensili di media. Si lavora anche a meno di 5€ l’ora. La domanda viene spontanea: cosa hanno fatto negli ultimi decenni i sindacati contro precarizzazione e super-sfruttamento? Contro i tagli alle pensioni? Contro il famigerato Jobs Act? Risposta: niente di niente! I lavoratori sono stati abbandonati a sé stessi, non solo dai partiti di “sinistra” ma pure dai sindacati. Morale della favola: la classe operaia esiste eccome! Scomparsi sono invece quelli che dicevano di difenderla.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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