MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • Tu voterai per gli zombi?

    Il sistema elettorale presidenzialista con cui si voterà in Umbria (introdotto dal centro-sinistra nel 2010 con l’appoggio del centro-destra) è una schifezza anticostituzionale. Non solo attribuisce al Presidente poteri esorbitanti, favorisce un bipolarismo coatto che premia le due ammucchiate di regime. Non è previsto nemmeno il ballottaggio per cui, chi prende un voto in più, elegge il Presidente e ottiene la maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio.
    Tenendo conto che la metà dei cittadini non va a votare, abbiamo che chi vincesse col 40% dei voti, rappresenterebbe solo il 20% degli aventi diritto. Risultato: la dittatura di una minoranza. L’abolizione di questa legge elettorale infame, che allontana i cittadini dalla politica e dalle urne, concepita perché nulla cambi, è uno dei punti qualificanti del programma elettorale del FRONTE del DISSENSO.

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  • Esposto contro la Tesei

    MORENO PASQUINELLI ANNUNCIA ESPOSTO CONTRO LA TESEI
    Comunicato Stampa

    Moreno Pasquinelli, candidato del Fronte del Dissenso alla Presidenza della regione, annuncia un esposto alle autorità di pubblica sicurezza con cui si diffida la Presidente Donatella Tesei dal procrastinare ulteriormente la data delle elezioni regionali.

    Nell’esposto si segnala che l’atto di indizione delle elezioni, ai sensi del comma 1 dell’art. 7 del c.p.a., non è atto ordinario nell’esercizio del potere politico, bensì un atto di alta amministrazione soggetto alla giurisdizione amministrativa.

    Pasquinelli sostiene che ogni ulteriore differimento della decisione sulla data da parte della Presidente Tesei, costituisce un serio ostacolo alle liste come quella del Fronte del Dissenso che hanno l’obbligo di raccogliere le firme dei cittadini — a causa di una ingiusta legge i partiti già presenti in Parlamento hanno il privilegio di essere esentati dalla raccolta firme.

    Non è infatti possibile, prosegue Pasquinelli, iniziare la raccolta delle firme, poiché non sono ancora disponibili gli appositi moduli con indicata la data di svolgimento delle elezioni — moduli che l’Amministratore deve provvedere a fornire in tempi congrui. Dilazionando ancora la data delle elezioni il periodo utile per la raccolta si restringe così in maniera del tutto arbitraria.

    Pasquinelli presenta l’esposto perché ravvede, nella inerzia del Presidente della Regione, una infrazione sostanziale del corretto procedimento elettorale, un illegittimo vantaggio ai partiti di regime ed una lesione dei diritti costituzionalmente garantiti non solo al Fronte del Disssenso ma a tutti i cittadini.

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  • Le banche contro l’Umbria

    LE GRANDI BANCHE CONTRO L’UMBRIA
    Comunicato Stampa

    Moreno Pasquinelli, candidato del FRONTE DEL DISSENSO alla Presidenza della Regione Umbria, sostiene che «in molteplici occasioni la Tesei aveva promesso di mettere mano al grave problema della chiusura degli sportelli bancari nella nostra regione. Una promessa non mantenuta, così come è rimasta inevasa quella di attivare politiche per sostenere le banche del territorio».

    «Da quando il centrodestra governa – sostiene Pasquinelli – hanno chiuso ben 102 sportelli bancari (- 23,7%), passando da 431 a 329. I comuni serviti da banche sono diminuiti del 19,2% (-15), passando da 78 a 63. Nel 2023, sono 44.652 gli abitanti senza sportello bancario. Solo in Valnerina (zona cratere sismico) ci sono ben sei comuni (Preci, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Polino) privi di sportelli bancari. Le prime vittime di questa desertificazione sono i nostri anziani (già colpiti dall’estremismo digitale e dall’attacco all’uso del contante), quindi tutti i piccoli comuni lasciati soli a combattere lo spopolamento e l’abbandono».

    Prosegue Moreno Pasquinelli «se le banche devoono rispettare il dettato costituzionale che obbliga le aziende a rispettare il vincolo dell’utilità sociale e della dignità umana; a maggior ragione chi governa è tenuto contrastare le politiche speculative e predatorie dei grandi monopoli finanziari — 2/3 degli sportelli in Umbria sono in mano ai giganti bancari».

    «La Tesei – conclude Pasquinelli – dimostri che non è complice: convochi subito i manager di queste grandi banche affinché riaprano le filiali chiuse. È un atto dovuto, a maggior ragione perché chiederà agli umbri un voto per avere un secondo mandato».

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  • Con i cittadini di Spoleto

    Con la Valnerina il comprensorio di Spoleto ha 61mila abitanti. Per una scellerata decisione della Giunta Tesei-Coletto l’ospedale di Spoleto, ai tempi della covid-follia, venne privato del reparto di ostetricia e ginecologia. Un provvedimento sbagliato diventato definitivo. Peggio ancora prelude a ulteriori dismissioni. E’ l’ennesimo colpo inferto alla sanità pubblica umbra. Gli orgogliosi cittadini di Spoleto, infuriati, si sono organizzati per obbligare la Giunta regionale a fare dietrofront. Il 23 settembre 2023 ci fu la prima grande manifestazione pubblica di protesta. Ora è in corso una grande raccolta di firme. Hanno firmato 6.800 persone. Chiunque abbia a cuore i diritti sociali è dalla parte degli spoletini.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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