“E DOPO DI NOI? I NOSTRI FIGLI FINIRANNO IN TERRIBILI RSA, SEDATI E RIMBAMBITI?”
Scrive una madre di Roma:
«Nei riguardi delle persone non autosufficienti non c’è nulla tranne un ministero senza fondi e senza criterio, provvedimenti tampone a livello locale che viviamo sempre con l’angoscia di vederceli togliere per mancanza di fondi, servizi praticamente a zero. I centri di assistenza diurni sono parcheggi dove gruppetti di disabili “assortiti” vengono guardati e intrattenuti con attività inadeguate, come fossero bambini d’asilo, perché gli operatori sono pochi, alcuni senza esperienza. Certo, se hai i soldi trovi diverse offerte nel privato, ma non è semplice per chi ha dovuto lasciare il lavoro e inventarsi “caregiver”, figura senza diritti e senza tutele, con la sola pensione d’invalidità».
In Umbria idem: insufficiente assistenza domiciliare, pochissimi centri diurni. Legge 104 inapplicata.
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