MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • La Tesei chieda perdono

    Erano i tempi bui del Covid-19, i tempi della vaccinazione obbligatoria, i tempi della paura collettiva e della sospensione delle libertà.
    Certi dei gravi danni alla salute che quel farmaco sperimentale avrebbe potuto causare, centinaia di medici lungimiranti esentarono alcuni loro pazienti dall’obbligo vaccinale.
    Vennero espulsi dall’ordine, vilipesi, considerati “assassini”.
    Quei medici coraggiosi meriterebbero una medaglia al merito, invece vengono ancora oggi perseguitati.
    È il caso di tre medici umbri che stanno subendo un processo penale.
    La Tesei, ben tre anni dopo i fatti, con crudele atto persecutorio, si è costituita parte civile nel processo contro i tre, con richiesta di risarcimento del “danno”. Danno? La verità è che risarciti dovrebbero essere i cittadini che hanno subito pesanti effetti avversi.
    La Tesei è ancora in tempo per chiedere perdono agli umbri per aver patrocinato un farmaco letale. Compia un gesto di buon senso e, per la sua stessa dignità, si ritiri dal processo.


  • La sceneggiata di Pantalla

    Davanti all’ospedale di Pantalla Stefania Proietti ha strappato il programma elettorale con cui la Tesei vinse le elezioni del 2019.
    Chi è a capo di una coalizione guidata dal PD, può avere credibilità per assurgere a paladino della sanità pubblica? NO! Con il governo Meloni i fondi per la sanità si sono ridotti, tuttavia il governo di centro-destra non fa che seguire la strada dei tagli esiziali tracciata dai governi a guida PD. In dieci anni gli stanziamenti alla sanità pubblica si sono ridotti di ben 35 miliardi. I medici ospedalieri sono diminuiti di 4800 unità, gli infermieri di 9mila. I medici di famiglia sono 8mila in meno di dieci anni fa. E gli ospedali? 111 in meno. E i posti letto? 30.492 in meno. Di converso le strutture sanitarie convenzionate in dieci anni sono passate da 445 a 993.
    Se la Proietti avesse davvero a cuore il diritto alla salute dei cittadini, non avrebbe mai dovuto accettare di candidarsi per una coalizione a guida PD, il primo sicario della sanità pubblica.


  • Ti astieni? Loro se la godono

    In Liguria ha votato il 45% degli aventi diritto. Il centro destra esulta ma rappresenta realmente solo il 25% della popolazione ligure.
    Tuttavia, grazie al “premio” elettorale questa minoranza andrà al governo.
    La legge elettorale umbra (approvata nel 2010 con voto favorevole decentro-sinistra-destra) è dello stesso tipo: la minoranza governa. Il centro-destra nel 2019 ottenne il 57% dei voti. Tenuto conto che la percentuale dei votanti fu del 64%, la Tesei ha governato rappresentando solo il 36% degli umbri.
    La legge elettorale umbra è tuttavia ancora più infame: in Liguria lo sbarramento entrare in consiglio regionale sta al 3%, qui da noi, per una lista che non fa parte dei due carrozzoni di potere, la soglia effettiva sta al 7%. Il più alto sbarramento d’Italia.
    Fanno schifo? E’ vero! Ma se proprio tu non andrai a votare, gli farai un piacere.
    Hai un modo per dire basta: votare Moreno Pasquinelli del FRONTE del DISSENSO.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: +39 376 2544625


  • Anche se voi vi credete assolte…

    Grazie alla recente modifica della legge (abolizione del reato di “Abuso d’Ufficio”), la legge non perseguirà Paola Agabiti e Donatella Tesei.
    Derubricata la dimensione giudiziaria, risalta la gravità politica del misfatto.
    L’azienda di famiglia dell’assessore regionale al Bilancio Paola Agabiti, la potente e ricca “Urbani Tartufi”, ottenne 4,8 milioni di euro di un bando di 10,7 milioni — il 40% dell’intero bando. Un finanziamento di favore scandaloso poiché la “Urbani Tartufi” è la più grande azienda umbra del settore (50 milioni di fatturato).
    Ecco come vengono ripartiti i fondi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale): la grande parte viene ottenuta dai pesci grossi, ai produttori più piccoli solo le briciole.
    Che poi si scopra che nell’azienda di famiglia della Agabiti, proprio in concomitanza col misfatto, venne assunto il figlio di Donatella Tesei, è un’aggravante, un esempio di favoritismo e nepotismo.
    …SIETE PER SEMPRE COINVOLTE.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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