MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • Giù le mani da Telegram

    LIBERTÀ PER PAVEL DUROV!

    Arrestato a Parigi il fondatore di Telegram. Si tratta del primo clamoroso caso di applicazione del cosiddetto “Digital Service Act” dell’Unione europea. Le accuse sono terrificanti: “traffico illecito di stupefacenti, terrorismo, pedopornografia, ricatti, riciclaggio di denaro e ogni forma di attività che va contro le leggi di uno Stato”. La verità è che Telegram non soltanto da voce a coloro che sono censurati sui “social” occidentali, ma è un canale che non passa i dati dei suoi utenti (come fanno invece tutti i cosiddetti “social” a stelle e strisce) a CIA, NSA e servizi segreti vari (Telegram ha infatti respinto più volte le richieste di blocco o censura delle forze dell’ordine dei paesi NATO). L’arresto di Pavel Durov è la dimostrazione lampante che chi comanda punta a sopprimere le libertà di pensiero, di espressione, di dissenso.


  • Centri di Accoglienza Schiavista

    I CENTRI PER MIGRANTI E LA PIAGA DEL CAPORALATO IN UMBRIA
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli
     
    Fece scalpore, nel giugno scorso, l’arresto per “capolarato” di un 24enne pakistano. Reclutava immigrati all’interno del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Fratta Todina, che poi consegnava come semi-schiavi ad un’azienda tessile cinese di Marsciano. In verità era solo la punta di un iceberg. La piaga del caporalato e del lavoro schiavile in Umbria è più grande di quanto si pensa.

    I CAS (in Umbria sono ben 114 e vi alloggiano più di 2500 immigrati), sono finanziati dal governo ma la gestione è affidata a cooperative private, spesso dubbie. Alcuni di questi CAS sono veri e propri centri di reclutamento e smistamento di lavoratori a basso costo. Fate un giro per i campi e vedrete che molte aziende si servono di migranti. Quasi tutti loro vengono retribuiti a 4 euro l’ora (meno della metà della retribuzione legale) e sono reclutati da “migranti-caporali” proprio nei CAS — che andrebbero dunque chiamati Centri di Accoglienza Schiavistica.

    Il tutto avviene sotto gli occhi delle prefetture (che dovrebbero vigilare), degli enti locali, e dei sindacati, e con la complicità di certa sinistra pseudo-umanitaria.

    Infine: cosa fa il governo per porre fine alle politiche di prezzo vessatorie della grande distribuzione? In soli tre anni i prezzi al banco dei prodotti alimentari sono saliti del 50%, ma i contadini sono pagati il 10,4% in meno.

    Il mercato non è né efficiente né razionale.
     
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    Tel: 334 81 43 745


  • La vera Marcia della Pace

    DICHIARAZIONE DI MORENO PASQUINELLI
    Assisi 29 settembre Marcia per la Pace

    «Anche io parteciperò alla Marcia per la Pace che si svolgerà domenica 29 settembre ad Assisi promossa da liberi cittadini per chiedere che: l’Italia cessi immediatamente l’invio di armi all’Ucraina e ad Israele; che l’Italia condanni il genocidio in atto a Gaza e riconosca lo Stato di Palestina; che l’Italia ristabilisca rapporti di amicizia con la Russia; che l’Ucraina diventi un paese neutrale e democratico condizione per un armistizio immediato tra i belligeranti; che l’Italia esca dalla guerra e dalla NATO, diventando protagonista di una vera politica di pace e di amicizia tra i popoli, per un sistema mondiale multilaterale basato sul rispetto di tutte le nazioni».
    La Marcia partita alle ore 14:00 da Santa Maria degli Angeli, attraverserà Assisi e si concluderà alla Rocca Maggiore.

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  • No, non siamo “rosso-bruni”

    Ringraziamo il Corriere dell’Umbria che nell’edizione in edicola ha pubblicato la nostra richiesta di rettifica.

    «Gentile Direttore Sergio Casagrande,
    Nell’editoriale pubblicato ieri sul quotidiano che dirige lei s/qualifica il sottoscritto e il Fronte del Dissenso come “rosso-bruni”. Respingiamo con forza questa etichetta. “Rosso-bruno” è infatti un goffo marchio d’infamia usato dalla sinistra di regime per screditare chiunque condanni i suoi tradimenti. Così “rosso-bruno” equivale a dire anti-democratico, fautore della dittatura, fanatico estremista.
    Il Fronte del Dissenso che mi degno di rappresentare è invece un movimento rivoluzionario che si basa sui valori imperituri della giustizia sociale, della libertà, della solidarietà, della democrazia, della pace, della dignità inviolabile della persona. Valori scolpiti nella Costituzione del 1948 e calpestati dal partito unico liberale di centro-destra-sinistra».

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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