Dopo anni di voci il Ministro Salvini e l’Assessore ai trasporti Melasecche hanno annunciato ufficialmente che la stazione “Mediaetruria” per collegare l’Umbria all’alta velocità, verrà realizzata in località Creti, nei pressi di Cortona. Ammesso e non concesso che questa promessa verrà mantenuta, si tratterebbe di una scelta sbagliata poiché Creti sarebbe una cattedrale nel deserto.
Perugia e Siena distano da Creti più di 60Km, Arezzo poco meno. Priva di soluzioni di interscambio ferro-ferro, a Creti, ci si arriverebbe solo su gomma. Melasecche si è fatto un video farlocco sostenendo che da Perugia a Creti “ci vogliono solo 35 minuti” di macchina. Gli aretini lo hanno subito sbugiardato, si vede che mentre percorre il raccordo Perugia-Bettolle il tachimetro della sua vettura indica 110 Km orari, 20 oltre il limite di velocità. La verità è che rispettando i limiti di velocità sul raccordo Perugia-Bettolle, ammesso e non concesso che il traffico sia scorrevole, i perugini raggiungerebbero Creti in non meno di 45 minuti.
Morale della favola: la pezza è peggiore del buco!
Posto che quello dell’alta velocità è un mito globalista fasullo (biglietti salatissimi e montagne di soldi investiti in grandi opere devastanti per l’ambiente, il tutto a spese dei trasporti ferroviari locali); se verso Sud e verso Est va completata la linea Orte-Ancona, la soluzione più logica per collegare l’Umbria al Nord è il raddoppio della Foligno-Terontola (rimasta a quando venne inaugurata nel 1866), quindi di una stazione di alta velocità a Rigutino (a sud di Arezzo), dove la linea di alta velocità corre accanto alla vecchia Roma-Firenze.
Con l’ammodernamento e il raddoppio della Foligno-Terontola, partendo da Perugia, si raggiungerebbe Rigutino in 25 minuti.
Il raddoppio e l’ammodernamento della linea Foligno-Terontola presenterebbe un altro grande vantaggio, la linea diventerebbe una metropolitana di superficie che abbasserebbe della metà il tempo di percorrenza dei treni da Foligno a Perugia (attualmente 40 minuti di media). Con questo rafforzamento del trasporto pubblico su ferro si otterrebbe anche un importante risultato, quello di ridurre drasticamente il traffico auto da Sud verso Perugia, principale causa degli attuali ingorghi nell’imbuto di Ponte san Giovanni, rendendo superfluo lo sciagurato e impattante “Nodino”.
Nel frattempo, per sposatrsii verso Nord usando il treno, non altri costosi Frecciarossa Perugia-Milano ma più Intercity.
ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
Tel: +39 376 2544625