MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • Le banche contro l’Umbria

    LE GRANDI BANCHE CONTRO L’UMBRIA
    Comunicato Stampa

    Moreno Pasquinelli, candidato del FRONTE DEL DISSENSO alla Presidenza della Regione Umbria, sostiene che «in molteplici occasioni la Tesei aveva promesso di mettere mano al grave problema della chiusura degli sportelli bancari nella nostra regione. Una promessa non mantenuta, così come è rimasta inevasa quella di attivare politiche per sostenere le banche del territorio».

    «Da quando il centrodestra governa – sostiene Pasquinelli – hanno chiuso ben 102 sportelli bancari (- 23,7%), passando da 431 a 329. I comuni serviti da banche sono diminuiti del 19,2% (-15), passando da 78 a 63. Nel 2023, sono 44.652 gli abitanti senza sportello bancario. Solo in Valnerina (zona cratere sismico) ci sono ben sei comuni (Preci, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Polino) privi di sportelli bancari. Le prime vittime di questa desertificazione sono i nostri anziani (già colpiti dall’estremismo digitale e dall’attacco all’uso del contante), quindi tutti i piccoli comuni lasciati soli a combattere lo spopolamento e l’abbandono».

    Prosegue Moreno Pasquinelli «se le banche devoono rispettare il dettato costituzionale che obbliga le aziende a rispettare il vincolo dell’utilità sociale e della dignità umana; a maggior ragione chi governa è tenuto contrastare le politiche speculative e predatorie dei grandi monopoli finanziari — 2/3 degli sportelli in Umbria sono in mano ai giganti bancari».

    «La Tesei – conclude Pasquinelli – dimostri che non è complice: convochi subito i manager di queste grandi banche affinché riaprano le filiali chiuse. È un atto dovuto, a maggior ragione perché chiederà agli umbri un voto per avere un secondo mandato».

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  • Con i cittadini di Spoleto

    Con la Valnerina il comprensorio di Spoleto ha 61mila abitanti. Per una scellerata decisione della Giunta Tesei-Coletto l’ospedale di Spoleto, ai tempi della covid-follia, venne privato del reparto di ostetricia e ginecologia. Un provvedimento sbagliato diventato definitivo. Peggio ancora prelude a ulteriori dismissioni. E’ l’ennesimo colpo inferto alla sanità pubblica umbra. Gli orgogliosi cittadini di Spoleto, infuriati, si sono organizzati per obbligare la Giunta regionale a fare dietrofront. Il 23 settembre 2023 ci fu la prima grande manifestazione pubblica di protesta. Ora è in corso una grande raccolta di firme. Hanno firmato 6.800 persone. Chiunque abbia a cuore i diritti sociali è dalla parte degli spoletini.

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  • Basta con questa manfrina

    DATA DEL VOTO: BASTA CON QUESTA MANFRINA
    Comunicato Stampa

    A meno di due mesi dalla fine della legislatura agli umbri è impedito di conoscere la data del voto delle elezioni regionali. Il Fronte del Dissenso, tramite il suo candidato alla Presidenza della regione Umbria, Moreno Pasquinelli, ha diffuso una dura nota di protesta indirizzata alla Presidente Donatella Tesei. «Mentre sia l’Emilia Romagna sia la Liguria hanno fissato le rispettive date del voto, la Presidente, venendo meno ai suoi doveri e a consolidata prassi istituzionale, esita a convocare le elezioni. Siccome il governo ha rifiutato di indire un illogico Election Day, la Tesei è tenuta a dirci subito la data del voto». Pasquinelli si chiede quindi: «Perché mai questa reticenza? La ragione è che a Roma i leader del centrodestra non riescono a trovare un accordo su come spartirsi le poltrone delle presidenze delle regioni che andranno al voto». La nota del Pasquinelli così si conclude: «Gli umbri non possono essere trattati come sudditi, ne hanno abbastanza degli intrighi e dei giochetti nei palazzi romani. Basta con questa stucchevole manfrina».

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  • Assessore, ci prende in giro?

    ASSESSORE FIORONI, DICIAMO LE COSE COME STANNO
    Comunicato stampa

    Alle porte delle elezioni fioccano le promesse (di chi sta all’opposizione) e le mance (di chi sta al governo).
    L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, esulta perché la Giunta ha destinato 8,5 milioni di € alle piccole e medie imprese (PMI). Finanziati 71 progetti di altrettante imprese. Sarebbe interessante sapere chi ha usufruito di questi finanziamenti. Il sospetto è che i piccoli non abbiano preso un soldo (il 95% delle imprese umbre non supera i 10 addetti). Ma lasciamo stare i sospetti e facciamo due conti. Si scopre che quella di cui si vanta Fioroni non è nemmeno una mancia ma una mancetta. Tenuto conto che le entrate di competenza (quello che la Regione riscuote al netto dei finanziamento statali alla sanità) dell’Umbria ammontano a 3,5 miliardi di euro, e 8,5milioni fanno la miseria dello 0,3% delle entrate regionali. Se a queste sommiamo i 5,1 miliardi di € del PNRR, abbiamo che il finanziamento di cui si vanta Fioroni ammonta allo 0,1% delle disponibilità della regione. Assessore, le bugie hanno le gambe corte.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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