MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • Ospedale di Perugia: il regno del caos

    OSPEDALE DI PERUGIA: IL REGNO DEL CAOS
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Sebbene la salute sia la condizione prioritaria per ciascun essere vivente, nei gironi danteschi della sanità sarebbe preferibile non entrare se non strettamente necessario. È il caso dell’ospedale di Perugia S. Maria delle Misericordia, una volta fiore all’occhiello della sanità umbra, dove regnano ormai caos e inefficienza. Anzitutto c’è carenza di personale, sia infermieristico che sociosanitario (OSS), per la copertura delle esigenze dei reparti. Le continue assenze dello stesso personale e le carenze quantitative, portano a una turnazione straordinaria massacrante che impatta notevolmente sul corretto funzionamento dei reparti, i cui effetti ricadono sui pazienti. A questo vanno sommate altre disfunzioni come ad esempio la presenza di specializzandi non seguiti a dovere; il demansionamento degli infermieri che svolgono il turno di notte al posto dell’OSS senza però assolverne le funzioni e lasciando nei reparti pazienti non cambiati; un pronto soccorso oberato di lavoro; Personal Computer antiquati con software non aggiornati; pulizie farraginose affidate a terzi e una discreta confusione nata dalla mancanza di dialogo tra i diversi profili professionali. In queste condizioni lo stress e la frustrazione tra i dipendenti, contribuisce a trasformare la degenza per i malati in un vero e proprio calvario. Ci rivolgiamo al Direttore generale Giuseppe De Filippis, al Direttore sanitario Arturo Pasqualucci e al Direttore amministrativo Rosa Magnoni: come intendete correre ai ripari? Chi non risolve i problemi dovrebbe avere l’onestà di farsi da parte.

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  • Perchè non crediamo alla Proietti

    PERCHÉ NON CREDIAMO ALLA PROIETTI
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete». (Mt 7, 15-20)

    Il centro-sinistra è un mostro dalle tante teste… e dalle infinite maschere. La Proietti è l’ultima della serie, quella più inverosimile: la maschera del candore francescano e di una cattolicità integerrima. Come farà a tenere assieme il diavolo con l’acqua santa? La Proietti crede davvero di poter conciliare i valori cristiani della sacralità della vita e della famiglia con quelli che invece considerano sacro il diritto a cambiare a proprio piacimento genere sessuale, o acquisire figli grazie all’utero in affitto? Come fa la Proietti e credere che attuerà la dottrina sociale della Chiesa assieme a neoliberisti inveterati come i piddini, renziani e calendiani? Come fa a credere che difenderà la pace con coloro che stanno dalla parte della NATO e di Israele? Infatti non ci crede, ovvero mente sapendo di mentire. Con questa maschera, sciorinando le solite promesse da marinaio, il centro-sinistra spera di tornare al potere in Umbria. Sarebbe una iattura. Il loro vecchio albero ha già mostrato di dare frutti cattivi, non può dare frutti buoni. Chi è servo del sistema non vuole cambiare il sistema, né gli è consentito riformarlo davvero. Gli umbri che votarono centro-destra cercando un cambiamento, devono farsi un esame di coscienza: tutto è rimasto come prima, anzi tutto è andato peggio. Non basta cambiare i suonatori, occorre cambiare s/partito.

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  • Anziani nelle RSA: una denuncia

    ANZIANI NELLE RSA: UNA DENUNCIA
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Anche nelle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) dell’Umbria molti anziani versano in condizioni drammatiche di privazione. Proprio i nostri anziani, che per diritto acquisito dovrebbero essere trattati con rispetto e benevolenza, vengono invece considerati un fastidioso peso sociale, sono reclusi e ammassati in asettiche e inadeguate strutture sanitarie pubbliche o private, e, come alcuni fatti di cronaca mostrano, subiscono anche maltrattamenti e sevizie.

    Perché Coletto e i funzionari della sanità regionale non si sono mai degnati di visitare le RSA, né di svolgere delle ispezioni per verificare come e se funzionano? Perché le prestazioni dei pazienti nelle RSA non hanno una via preferenziale per poter far si che essi ne usufruiscano per evitare le interminabili liste di attesa? Perché non si inseriscono le PEG (nutrizione artificiale per via gastroscopica) nei Livelli Minimi di Prestazioni? Perché agli operatori non vengono fornite adeguate attrezzature di base come le divise e i DPI (dispositivi di protezione individuale) soprattutto i sollevatori — che spesso sono inutilizzabili? Coletto sa che alcune RSA sono strutturalmente inadeguate: scarsa metratura delle stanze, rampe inadatte al transito delle carrozzine, assenza di aria condizionata?

    La situazione di abbandono nelle RSA è lo specchio del degrado complessivo della sanità umbra. Un degrado strutturale che dipende dai tagli brutali di spesa, dalla fallimentare aziendalizzazione, ma anche dalla negligenza e dall’incuranza dei vertici, dalle condizioni disagevoli in cui debbono lavorare gli Operatori Socio Sanitari (Oss), che sono pochi e mal remunerati.

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  • Election day? Anche no

    NO ELECTION DAY
    La Tesei convochi tutti i candidati

    La Proietti capeggerà dunque il centro-sinistra. Altro che “campo largo”, un’accozzaglia perfetta per vincere ad ogni costo. Parliamo di cose serie: agli umbri non è ancora dato sapere quando saranno chiamati alle urne. La Giunta Tesei tace e non decide. Cittadini trattati come sudditi, disprezzo del galateo istituzionale. Come si spiega una tale negligenza? Il centro-destra, temendo di perdere, spera che Roma giunga in soccorso con il cosiddetto “Election Day”. Ma che c’entra? Si decide un giorno unico per votare solo in caso di accavallamento tra elezioni politiche e amministrative e/o referendum. Non è evidentemente il caso delle elezioni regionali. E’ inammissibile che la data delle elezioni in Umbria venga stabilita a Roma. Richiamiamo la Giunta della Tesei a prendersi le sue responsabilità e ad agire in modo trasparente. Chiediamo che convochi subito un tavolo con tutti i candidati, per stabilire una data condivisa, che non sia vessatoria per i deboli e favorevole solo ai più forti.

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DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

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