La direttiva “Digital Kompass 2030 della Commissione europea contempla tra le altre nefandezze, l’introduzione del voto elettronico. Uno dei pretesti è quello di contrastare l’astensionismo.
La fuga dalle urne è un fenomeno politico, non si contrasta (ammesso che le élite lo vogliano davvero contrastare), con espedienti tecnici. E’ come pensare di debellare un cancro con l’aspirina. Peggio ancora il farmaco del voto elettronico è un veleno mortale.
Chi lo aveva introdotto ha fatto marcia indietro: Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna. La Norvegia lo ha abolito poiché il voto on line, citato: “non offre garanzie sufficienti in termini di libertà e segretezza del voto”.
E’ così: il “Grande Fratello”, che sa già chi sei, saprà pure come voti.
È stato per di più dimostrato l’aumento di diversi tipi di frode — nessuno dimentica le elezioni presidenziali americane del 2020. Insomma, la pezza sarebbe peggiore del buco.
No al voto elettronico
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