MORENO PASQUINELLI PRESIDENTE

Umbria elezioni regionali 2024

  • No, non siamo “rosso-bruni”

    Ringraziamo il Corriere dell’Umbria che nell’edizione in edicola ha pubblicato la nostra richiesta di rettifica.

    «Gentile Direttore Sergio Casagrande,
    Nell’editoriale pubblicato ieri sul quotidiano che dirige lei s/qualifica il sottoscritto e il Fronte del Dissenso come “rosso-bruni”. Respingiamo con forza questa etichetta. “Rosso-bruno” è infatti un goffo marchio d’infamia usato dalla sinistra di regime per screditare chiunque condanni i suoi tradimenti. Così “rosso-bruno” equivale a dire anti-democratico, fautore della dittatura, fanatico estremista.
    Il Fronte del Dissenso che mi degno di rappresentare è invece un movimento rivoluzionario che si basa sui valori imperituri della giustizia sociale, della libertà, della solidarietà, della democrazia, della pace, della dignità inviolabile della persona. Valori scolpiti nella Costituzione del 1948 e calpestati dal partito unico liberale di centro-destra-sinistra».

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • Ospedale di Perugia: il regno del caos

    OSPEDALE DI PERUGIA: IL REGNO DEL CAOS
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Sebbene la salute sia la condizione prioritaria per ciascun essere vivente, nei gironi danteschi della sanità sarebbe preferibile non entrare se non strettamente necessario. È il caso dell’ospedale di Perugia S. Maria delle Misericordia, una volta fiore all’occhiello della sanità umbra, dove regnano ormai caos e inefficienza. Anzitutto c’è carenza di personale, sia infermieristico che sociosanitario (OSS), per la copertura delle esigenze dei reparti. Le continue assenze dello stesso personale e le carenze quantitative, portano a una turnazione straordinaria massacrante che impatta notevolmente sul corretto funzionamento dei reparti, i cui effetti ricadono sui pazienti. A questo vanno sommate altre disfunzioni come ad esempio la presenza di specializzandi non seguiti a dovere; il demansionamento degli infermieri che svolgono il turno di notte al posto dell’OSS senza però assolverne le funzioni e lasciando nei reparti pazienti non cambiati; un pronto soccorso oberato di lavoro; Personal Computer antiquati con software non aggiornati; pulizie farraginose affidate a terzi e una discreta confusione nata dalla mancanza di dialogo tra i diversi profili professionali. In queste condizioni lo stress e la frustrazione tra i dipendenti, contribuisce a trasformare la degenza per i malati in un vero e proprio calvario. Ci rivolgiamo al Direttore generale Giuseppe De Filippis, al Direttore sanitario Arturo Pasqualucci e al Direttore amministrativo Rosa Magnoni: come intendete correre ai ripari? Chi non risolve i problemi dovrebbe avere l’onestà di farsi da parte.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • Perchè non crediamo alla Proietti

    PERCHÉ NON CREDIAMO ALLA PROIETTI
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete». (Mt 7, 15-20)

    Il centro-sinistra è un mostro dalle tante teste… e dalle infinite maschere. La Proietti è l’ultima della serie, quella più inverosimile: la maschera del candore francescano e di una cattolicità integerrima. Come farà a tenere assieme il diavolo con l’acqua santa? La Proietti crede davvero di poter conciliare i valori cristiani della sacralità della vita e della famiglia con quelli che invece considerano sacro il diritto a cambiare a proprio piacimento genere sessuale, o acquisire figli grazie all’utero in affitto? Come fa la Proietti e credere che attuerà la dottrina sociale della Chiesa assieme a neoliberisti inveterati come i piddini, renziani e calendiani? Come fa a credere che difenderà la pace con coloro che stanno dalla parte della NATO e di Israele? Infatti non ci crede, ovvero mente sapendo di mentire. Con questa maschera, sciorinando le solite promesse da marinaio, il centro-sinistra spera di tornare al potere in Umbria. Sarebbe una iattura. Il loro vecchio albero ha già mostrato di dare frutti cattivi, non può dare frutti buoni. Chi è servo del sistema non vuole cambiare il sistema, né gli è consentito riformarlo davvero. Gli umbri che votarono centro-destra cercando un cambiamento, devono farsi un esame di coscienza: tutto è rimasto come prima, anzi tutto è andato peggio. Non basta cambiare i suonatori, occorre cambiare s/partito.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745


  • Anziani nelle RSA: una denuncia

    ANZIANI NELLE RSA: UNA DENUNCIA
    Comunicato Stampa di Moreno Pasquinelli

    Anche nelle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) dell’Umbria molti anziani versano in condizioni drammatiche di privazione. Proprio i nostri anziani, che per diritto acquisito dovrebbero essere trattati con rispetto e benevolenza, vengono invece considerati un fastidioso peso sociale, sono reclusi e ammassati in asettiche e inadeguate strutture sanitarie pubbliche o private, e, come alcuni fatti di cronaca mostrano, subiscono anche maltrattamenti e sevizie.

    Perché Coletto e i funzionari della sanità regionale non si sono mai degnati di visitare le RSA, né di svolgere delle ispezioni per verificare come e se funzionano? Perché le prestazioni dei pazienti nelle RSA non hanno una via preferenziale per poter far si che essi ne usufruiscano per evitare le interminabili liste di attesa? Perché non si inseriscono le PEG (nutrizione artificiale per via gastroscopica) nei Livelli Minimi di Prestazioni? Perché agli operatori non vengono fornite adeguate attrezzature di base come le divise e i DPI (dispositivi di protezione individuale) soprattutto i sollevatori — che spesso sono inutilizzabili? Coletto sa che alcune RSA sono strutturalmente inadeguate: scarsa metratura delle stanze, rampe inadatte al transito delle carrozzine, assenza di aria condizionata?

    La situazione di abbandono nelle RSA è lo specchio del degrado complessivo della sanità umbra. Un degrado strutturale che dipende dai tagli brutali di spesa, dalla fallimentare aziendalizzazione, ma anche dalla negligenza e dall’incuranza dei vertici, dalle condizioni disagevoli in cui debbono lavorare gli Operatori Socio Sanitari (Oss), che sono pochi e mal remunerati.

    ufficiostampa@morenopasquinellipresidente.it
    Tel: 334 81 43 745






DAL SITO NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

Loading RSS Feed